IZMIR La mia citta'

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IZMIR / Konak

lunedì 7 settembre 2015

INCENTIVI / LAVORO

PROGETTİ İNNOVATIVI CON PROCESSO TECNOLOGICO
 
Credo e mi gioco qualche credenziale che la Turchia non entrera' cosi facilmente
a far parte dell'Unione Europea. Certo mi direte adesso e' abbastanza facile
prevederlo ma in passato ci sono state evidenti segnali positivi che non sono
ancora del tutto svaniti.
 
Lo testimonia anche gli incentivi ed i progetti varati dallo stato per chi vuole
investire nel paese della mezza luna.
 
Inoltre in tutti questi anni non ho mai visto entrare stranieri, immigrazione
pari a zero. Nell'ultimo anno sono arrivati i profughi siriani ma sembra
che li stiano dirigendo verso l'Europa (Germania, Grecia ecc.).
 
Mi son sempre chiesto perche' non vedevo gente di colore o cinesi.
Quando andavo in Italia e chiedevo informazioni stradali
anche prima di venire in Turchia, mi rispondevano sempre in un italiano
storpiato. Soprattutto zone di Brescia e Milano.
 
Credo che anche questo la dica lunga sulla linea adottata dalla Turchia.
 
Inoltre mi sembra che l'Europa non sia affatto un continente che influenzi
la Turchia sotto questo punto di vista ma che giusto o sbagliato
appliche le proprie leggi.
 
Purtroppo non vedo incentivi ha valorizzare le risorse umane interne.
Si preferisce incentivare la professionalita' ed i soldi stranieri.
 
Il popolo e' ancora sottomesso al sistema come decenni fa.
Si limitano a dire in continuazione ''çok şükür'' nel senso va bene cosi.
                                                                                        
Questo secondo me e' una perdita, ma si sa un popolo poco istruito
e concentrato in particolare sulla religione e un popolo facilmente gestibile.
 
In quest'ottica la Turchia ha convinto
molte aziende Italiane a sfruttare le normative
turche ed ha trasferire parte o intere
produzione nel suolo che apre le porte
all'oriente.
 
Ferrero, Ariston, Barilla, Benetton, Fiat
Indesit e Iveco sono solo alcuni esempi, molti altri
gruppi conosciuti e non si sono stabiliti qui.
 
Ci sono importanti motivi che hanno fatto pendere
 l'ago verso il territorio turco come paese dove produrre e sono:
  • A fronte di un progetto che include innovazione e tecnologia e' possibile recuperare l'intero investimento.
  • Il progetto verra' analizzato da un'apposita commissione che provvedera' a renderlo fattibile o meno. La quota verra' restituita in caso di risposta positiva entro 4 anni.
  • Quota limite di investimento 200 mila Euro.
  • Assegnazione terreni con concessione di 49 anni
  • Esenzioni dazzi doganali
  • Mano d'opera a costi bassi
  • Agevolazioni per esportazione
Questi in breve le clausole piu' importanti. Per dare maggiori informazioni
quanto concerne la busta paga dei dipendenti posso dire che si aggira intorno
a 650 / 750 Euro per persone non specializzate e compresi di assicurazione.

In base a zone meno o piu' agiate la Turchia ha stilato una cartina numerata
che promuove piu' o meno questi incentivi. Per fare un'esempio ha 50 km
da Izmir come zona 3 si possono usufruire di tali incentivi.

La zona geografica premia anche se non in maniera sostanziale la Turchia
come territorio ottimo per essere a meta' tra Europa e Oriente.
Quindi mercati piu' vicini da raggiungere con un clima che premia i risparmi
in fase di riscaldamento degli ambienti.

Adesso non lo so ma non credo ci siano molti paesi che propongono tali incentivi.

Come detto la Turchia e' abbastanza indietro a livello tecnologico e sta' facendo
di tutto per diminuire questo divario con Europa e America e forse questa e' la via
piu' veloce per farlo.

Sperando di aver dato a voi tutti un piccolo sogno rispetto ai canoni del vecchio
continente mi adoperero' anche in caso di domande specifiche.

Luigino De Zordo




         
 
 
 
 
 

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